Ogni volta che ascolto una canzone di John Lennon mi chiedo quali emozioni ci avrebbe regalato in questi trent’anni se in una notte di dicembre uno squilibrato qualsiasi non avesse deciso di ucciderlo. John è stato il poeta-idealista del secolo scorso, un’anima fantasiosa dalla geniale creatività artistica. Un talento musicale eccezionale, ma anche un attivista politico, sostenitore del pacifismo, che avrebbe potuto dare ancora molto alla musica e al mondo in generale. Una persona straordinaria e intelligente il cui mito, dopo la sua morte, è diventato leggenda.
L’INFANZIA DI JOHN
John Winston Lennon è nato a Liverpool il 9 ottobre 1940 durante un’incursione aerea sulla città da parte dell’aviazione tedesca. Nel 1942 il padre Alfred e la madre Julia Stanley si sono separati. Compiuti i sei anni, John è stato adottato e cresciuto dalla zia Mimi, sorella della madre, e da suo marito George, con l’intento di responsabilizzare l’ingenua Julia, che nel frattempo aveva avuto un’altra figlia dalla relazione con un soldato gallese. Quando la madre ebbe di nuovo una relazione stabile (con tale John Dykins), John tornò a vivere con lei nell’appartamento di Penny Lane.
Durante i corsi presso la Quarry Bank School il ragazzo ha iniziato ad avvicinarsi alla musica, ascoltando i miti del Rock’N Roll americano, quali Elvis Presley e Bill Haley, e imparando prima a suonare un’armonica quindi, con l’aiuto della madre, la chitarra. Sull’onda di questa passione, nel 1956 ha formato i Quarrymen, insieme ad alcuni compagni di scuola.
Nel 1958 John ha perso la madre a causa di un incidente d’auto. Lo stesso anno, durante un concerto dei Quarrymen, ha incontrato Paul McCartney, che si è unito alla band. In seguito, come tutti sappiamo, i due hanno costituito il cuore dei Beatles. Lennon era il portavoce intellettuale del gruppo, sempre pronto a interventi polemici e a prese di posizione politiche.
YOKO ONO E FINE DEI BEATLES
Dei Fab Four abbiamo già ampiamente parlato. Saltiamo così direttamente al 1966, momento in cui in una galleria d’arte londinese John ha conosciuto Yoko Ono, un’artista dell’avanguardia concettuale giapponese. In breve tempo i due sono diventati una delle coppie più discusse del mondo del rock. L’anno seguente Lennon ha divorziato dalla moglie Cynthia Powell, sposata il 23 agosto del 1962 e con la quale aveva avuto nel 1964 il figlio Julian.
Nel 1968 John e Yoko hanno registrato l’album Unfinished Music N.1 – Two Virgins, disco controverso dove la musica, più che altro suoni distorti e urla, è soltanto un pretesto per le provocazioni artistiche della coppia, come la scandalosa copertina dove i due sono ripresi completamente nudi. Stesso discorso per il successivo lavoro: Unfinished Music N.2 – Life With The Lions. È stato sempre nel ’68 che John, spinto dalla Ono, ha iniziato la sua dipendenza dall’eroina, che caratterizzerà gran parte della sua vita.
Il 20 marzo 1969 John e Yoko si sono sposati a Gibilterra. Il ricordo sonoro del matrimonio lo si può ascoltare in The Wedding Album, che contiene anche la foto della torta nuziale, mentre la luna di miele è stato l’ennesimo pretesto per dare sfogo alle polemiche e allo scandalo. Dal letto dell’Hilton di Amsterdam i due hanno intrattenuto giornalisti sui problemi della pace. L’evento è passato ala storia con il nome di Bed-In.
Anche a Montreal è accaduta la stessa cosa e in quel momento è nata la canzone Give Peace A Chance, il famoso singolo registrato live a letto con la partecipazione di vari ospiti. È stato questo il primo grande successo di Lennon lontano dai Beatles, un pezzo che sarebbe diventato l’inno del movimento pacifista. Quel gruppo variopinto e improvvisato ha costituito la prima delle numerose formazioni della Plastic Ono Band, gruppo che ha esordito in pubblico al R&R Revival Concert di Toronto pochi mesi più tardi con Eric Clapton, Klaus Voorman e Alan White. L’esibizione è documentata nell’LP Live Peace In Toronto.
Del disco vanno citati i due singoli fino a quel momento scritti da Lennon, la già citata Give Peace A Chance e Cold Turkey, allora inedita. Il resto sono cover (tra cui Yer Blues dei Beatles), e brani dove a farla da padrona sono le grida di Yoko Ono. All’inizio del 1970 è stato rilasciato il terzo singolo di Lennon, Instant Karma (We All Shine On), un altro manifesto del pacifismo di John.
I frequenti impegni e l’influenza di Yoko Ono hanno provocato la rottura insanabile tra Lennon e gli altri Beatles. Nello stesso periodo, con grande clamore, John ha restituito la medaglia di Baronetto ricevuta anni prima per meriti musicali.
I PRIMI LAVORI DA SOLISTA E IMAGINE
Come sappiamo i Beatles hanno cessato di esistere ufficialmente nel 1970. Alla fine di quello stesso anno Lennon e Yoko Ono hanno pubblicato i loro album solisti, entrambi accompagnati dalla medesima formazione della Plastic Ono Band, che comprendeva, oltre a White e Voorman, anche Ringo Star e Billy Preston.
Il lavoro di John, intitolato semplicemente John Lennon & Palstic Ono Band e pubblicato dalla Apple, presenta un paio di perle quali la ballata Mother, un grido di rabbia verso i genitori che l’avevano abbandonato, e il brano acustico a sfondo politico Working Class Hero. Molto belle sono anche le due ballate pianistiche Isolation e Love e, soprattutto God, la canzone che conclude il lavoro e che contiene la famosa frase God is a concept by which we measure our pain (“Dio è un concetto attraverso il quale noi misuriamo il nostro dolore”). Questa frase pare sia alla base dell’odio che Mark David Chapman, lo squilibrato che ha ucciso Lennon, ha maturato verso l’artista. Chapman, fervente cristiano, ha dichiarato di non tollerare che John Lennon considerasse Dio una semplice invenzione.
Nei primi mesi del 1971 ecco un’altra presa di posizione con la corale Power To The People, cui segue il vero esordio dell’artista inglese come solista: Imagine. Il disco, grazie anche al successo della lenta e sognante ballata a sfondo sociale Imagine, ha fruttato all’ex-Beatle il primo posto in classifica.
Nell’album ogni brano è un quadro di vita ben preciso. In How Do You Sleep si trovano i sentimenti, anzi i risentimenti, di John verso Paul McCartney, in quel momento impegnato a suonare musica più commerciale che impegnata. Imagine contiene sogni di pace universale e un’unica lingua con cui comunicare. Gimme Some Truth rilascia liriche vendicative verso tutto e tutti. Oh My Love, e Oh Yoko sono dedicate alla sua compagna, mentre la famosa Jealous Guy è ispirata alle lezioni assistite in India ai tempi dei Beatles presso il Maharishi Mahesh Yogi. How è una perla che riporta ai tempi di Srg. Peppers e Cripped Inside è invece un pezzo dalle liriche sarcastiche su un andamento quasi country.
Nel marzo 1972 la Plastic Ono Band si è esibita a New York insieme alla Mother Of Invention di Frank Zappa. Al nuovo album di John, Some Time In New York City, registrato con la Elephant’s Memory, è stato aggiunto il resoconto di questo concerto, così che il disco diventasse un doppio, metà da studio e metà live.
L’album, che ha ottenuto scarso successo rispetto agli altri lavori dell’artista, contiene dure prese di posizione politica. Woman Is The Nigger Of The World è un inno femminista. Sunday Bloody Sunday e The Luck Of The Irish, parlano delle tensioni in Irlanda del Nord. John Sinclair condanna l’arresto del leader del movimento per i diritti civili, finito in carcere in quanto aveva venduto uno spinello a degli agenti in borghese. La mia canzone preferita resta comunque il rock’n roll di New York City. Nel disco sono inclusi anche alcuni pezzi di Yoko Ono.
Poco dopo è seguito un altro singolo dai toni pacifisti: la natalizia Happy Xmas (War Is Over).
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